Le normative che regolano la bonifica dell’amianto
La rimozione e lo smaltimento dell’amianto dal tetto di strutture, sia civili che industriali, è un intervento estremamente delicato che deve essere sempre effettuato da una ditta esperta e competente del settore.
Le procedure di bonifica sono regolate da normative ben precise che devono essere seguite in modo molto rigido e preciso per tutelare la salute delle persone e la sicurezza sul lavoro.
La nostra azienda è specializzata in varie tecniche di bonifica dell’Eternit, tra cui l’incapsulamento, ed è in grado di occuparsi di fibrocemento sia allo stato compatto che friabile.
La consolidata esperienza nel settore unita all’utilizzo di tecniche e attrezzature sicure e certificate, fa sì che Coprisol sia in grado di occuparsi di questi interventi con la massima efficienza e serietà.
Devi rimuovere l’amianto da un tetto industriale e non sai a chi rivolgerti? Affidati a noi di Coprisol per ottenere un intervento eseguito a regola d’arte a costi competitivi. Operiamo attivamente a Parma, Modena e province limitrofe.
Cosa prevede la Legge?
In Italia, dal 1992 con la legge n° 257, è stata vietata la produzione e la commercializzazione di manufatti contenenti amianto, a seguito di numerose prove del fatto che il contatto con questo materiale causa serie e pericolose malattie nell’uomo.
Da allora, è stato necessario provvedere alla rimozione di manufatti contenenti amianto, soprattutto coperture civili e industriali, seguendo quanto previsto dal D.M. del 6 settembre 1994 per quanto concerne rimozione, trasporto e smaltimento. Tra i tipi di bonifica praticabili si definiscono i seguenti:
- rimozione, cioè asportazione completa dei manufatti;
- incapsulamento, in cui il manufatto rimane in sede ma viene creata una barriera fisica tra esso e l’ambiente circostante;
- sovracopertura, in cui il manufatto rimane in sede ma viene separato dall’ambiente esterno e circostante da un setto, come pannelli, muri o coibentazioni
Queste procedure vengono, in seguito, ampliate tramite il D.M. del 20 agosto 1999.
Infine, nel 2008 viene emanato un testo unico (T.U.) in tema di igiene e sicurezza che disciplina organicamente tutta la normativa sull’Amianto. In particolare, in questo testo viene indicata l’obbligatorietà da parte delle ditte di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali alla categoria 10 e l’obbligatorietà di redigere un Piano di Lavoro in cui vengano indicate precisamente procedure, attrezzature e personale impiegato.
Incentivi fiscali
La rimozione dell’amianto è soggetta a sgravi fiscali (50%) e, se la rimozione è accompagnata da interventi di efficienza energetica, rientra nell’insieme di quegli interventi definiti appunto di Riqualificazione Energetica (Ecobonus 2018) per i quali si può ottenere una detrazione fino al 65%.
Le detrazioni valgono per interventi di bonifica sia su edifici civili che industriali.
Se desideri maggiori dettagli e informazioni sui nostri interventi di rimozione e relative detrazioni, non esitare a contattarci! La nostra ditta è attiva nelle province di Parma, Modena e in molte altre aree del nord d’Italia.